Luca Ripanti
Si è diplomato in flauto presso il Conservatorio "A. Vivaldi" di Alessandria e si è perfezionato successivamente frequentando diverse masterclass internazionali. Con il flauto moderno ha suonato in numerose formazioni cameristiche e ha collaborato con orchestre liriche e sinfoniche, continuando anche un'intensa attività didattica per più di 17 anni. Nel 1994 ha intrapreso lo studio del flauto traverso barocco, perfezionandosi per quattro anni presso gli International Summercourses for Harpsichord di Oporto (Portogallo) grazie ad una borsa di studio della Comunità Europea. Da allora si è dedicato quasi esclusivamente a questo strumento con il quale ha suonato in numerosi ensemble di musica antica e collaborato con diverse orchestre barocche per più di 500 concerti in Italia, Germania, Francia, Belgio, Svizzera, Spagna, Portogallo e Tunisia, sia in orchestra che in veste di solista. Collabora specialmente con l'orchestra barocca "Accademia del Santo Spirito" di Torino in qualità di primo flauto. Ha lavorato con direttori quali Simon Preston, Pál Németh, Frieder Bernius, Ottavio Dantone, Robert King e Jean-Claude Malgoire. Ha inciso diversi CD con cantate di G.P. Telemann, J. Kuhnau e J.S. Bach, e un CD con le quattro Sonate autentiche e la Partita per flauto solo di J.S. Bach. Un altro CD con le Sonate di Bach è apparso in omaggio con la rivista di musica antica "Orfeo", che gli ha dedicato un lungo servizio e un'intervista. Ha tradotto e pubblicato per i tipi dell'editore Rugginenti, l'edizione moderna italiana del Saggio sul Flauto Traverso di Johann Joachim Quantz (1752), dell'Interpretazione della musica dei secoli XVII e XVIII di Arnold Dolmetsch, dei tre Trattati di Francesco Saverio Geminiani sul violino (1748-1751), nonché delle Sei lezioni sul violino (1981) di Yehudi Menhuin e del Trattato di Orchestrazione di N.Rimskij-Korsakov (1922). Il suo ultimo lavoro in campo musicologico è la traduzione critica de I Fondamenti della Scuola del Violino di Leopold Mozart (1756), pubblicato per i tipi dell'editore Nuova Prhomos di Città di Castello. (ved. sezione "Libri").
Nel 2006 Luca Ripanti ha iniziato a restaurare antichi flauti del XVIII e XIX secolo. Dieci anni dopo ha cominciato le sue personali ricerche sulla costruzione del flauto barocco e ha dato inizio alla creazione di proprie copie di strumenti del XVIII secolo.